giovedì 29 marzo 2012

Khaman dokla

 Quelli che vedete sono dei quadrotti ricavati da una torta soffice di ceci. Si tratta di una ricetta indiana.
Sono buonissimi, quando li metto a tavola vanno a ruba!
 Non è  un dolce.

Ingredienti:
1 tazza di farina di ceci
1 cucchiaio colmo di farina di semola di grano duro
2 cucchiaini di zucchero
1 pizzico di curcuma
il succo di 1 limone
1 cucchiaino di sale
1 tazza di acqua
1 cucchiaino di bicarbonato
2 cucchiai di olio
1 cucchiaino di semi di senape
1 cucchiaino di semi di sesamo
1 cucchiaino di Cilantro(coriandolo in semi) macinato
1 cucchiaio di cocco grattugiato fresco o secco ma reidratato in acqua

Procedimento:
Mescolare le due farine, la curcuma, il sale, lo zucchero e il succo di limone in una ciotola con una tazza di acqua.
Con una frusta battere finchè il tutto diventa liscio, senza grumi.
Far riposare 15 minuti.
Nel frattempo preparare una pentola (abbastanza larga) con acqua e cestello per cuocere a vapore (togliere l’anellino centrale, quello per sollevare il cestello) e mettere sul fuoco.
Ungere una teglia di alluminio (quelle usa e getta) che stia all’interno del cestello. Trascorso il tempo per far riposare l’impasto aggiungere a questo il bicarbonato. Mescolare bene. Si otterrà un mix molto soffice e spumoso. Versarlo nella teglia unta e sistemare quest’ultima nel cestello già in pentola. Chiudere con un coperchio e far cuocere a vapore per 15 minuti.
Una volta cotto e raffreddato capovolgere su un piatto e tagliarlo a cubetti.
In una padella riscaldare 2 cucchiai di olio, quando è caldo far sfrigolare i semi di senape (mettere un coperchio perchè scoppiettano) aggiungere i semi di sesamo e far sfrigolare anche questi pochi secondi.
Spegnere e versare in questa padella i cubetti di torta soffice di ceci e farli insaporire. Aggiungere il cocco grattugiato reidratato e i semi di cilandro macinati.
Servire su un piatto… ancora tiepidi.
io li ho assaggiati anche freddi e sono buonissimi comunque.
  

venerdì 23 marzo 2012

Arancini al pistacchio

 Li ho preparati ieri nel tardo pomeriggio, (quasi sera) per mio marito… appena fatti, ancora caldi caldi, gliene ho fatto assaggiare uno… non ha resistito, ha subito apparecchiato la tavola, anticipando l’ora di cena,  gli sono piaciuti tanto.
A Catania, c’è un posto, forse più di uno, dove fanno solo arancini, ma in tutte le versioni che sono tantissime, di vari gusti, anche dolci.
A casa avevo del pesto al pistacchio di Bronte (sempre in provincia di Ct, il miglior pistacchio), e anche dei pistacchi tostati da consumare, così mi sono messa all’opera e ho veganizzato questi arancini .
Mio marito mi ha chiesto perchè nella foto ho messo l’arancino con quel puntino di  mozzarella  che viene fuori… semplice, gli ho detto, perchè sono sicura che tutti saremmo pronti a stirare la mano su quello, quel “difetto”  fa immaginare la bontà e la cremosità del suo interno.

 Ingredienti per 4 arancini:
150 gr. di riso superfino (arborio, roma…)
1 cucchiaio di cipolla triturata
olio evo
mozzarella vegan
formaggio vegan agli anacardi
pesto al pistacchio
4 cucchiaini di pistacchi triturati
farina
pangrattato
olio di girasole

Procedimento:
In un pentolino portate dell’acqua salata a bollore. Nel frattempo in una pentola fate soffriggere la cipolla in un filo d’olio evo, quando si sarà ammorbidita, versatevi il riso, fatelo tostare qualche minuto e copritelo con acqua bollente sufficiente ad una cottura del riso per assorbimento (di solito io faccio ad occhio, con quantità di acqua pari quasi al doppio del volume del riso). Fate cuocere il riso, a fine cottura il riso dovrà risultare al dente e asciutto.
Versatelo in un piatto largo e fatelo raffreddare. Nel frattempo preparatevi una pastella fatta di acqua e farina. Quando il riso sarà freddo, prendetene una quantità che stia nel palmo della vostra mano, fatevi un’incavo al centro e mettetevi dentro un bel quadrotto di mozzarella vegana, pesto al pistacchio, pistacchi triturati, un pezzettino di formaggio vegan e altro quadrotto di mozzarella vegana. Prendete altro riso, coprite e date la forma sferica al vostro arancino. Preparate anche gli altri. Passateli nella pastella di acqua e farina e poi nel pangrattato.
Friggeteli in olio bollente e profondo, finche saranno dorati. Servite.

venerdì 16 marzo 2012

Broccoli affogati


I broccoli affogati sono un contorno tipico della cucina siciliana, ed in particolar modo della mia Catania. A Natale sulla tavola imbandita non mancano mai!
I “rocculi affucati”, così si chiamano in dialetto catanese, sono molto facili da preparare. I “rocculi” siciliani sono una varietà particolare di broccoli, con le infiorescenze a gruppetti piccoli e teneri, molto più buoni. Non avendoli qui mi sono accontentata del classico broccolo più insipidino anche se alla fine con questa ricetta è diventato molto più buono ed è piaciuto tanto anche a mio marito, che per i broccoli non va matto.
Ingredienti:
300 gr. di cimette di broccoli già pulite
1 cipolla rossa
una decina di olive nere (o verdi se non le avete)
3 cucchiai di olio e.v.o
1 bicchiere di vino rosso
sale
pepe
peperoncino.
Procedimento:
In una padella disponete i broccoli, sopra questi cospargete la cipolla affettata, le olive private del nocciolo e tagliuzzate, sale, pepe, peperoncino, un goccio d’acqua (pochissima o niente perchè i broccoli devono soffriggere) e l’olio, lasciando cuocere il tutto a fuoco molto basso.
A metà cottura, quando i  broccoli saranno un pò più teneri aggiungete 1 bicchiere di vino rosso e lasciate completare la cottura girando ogni tanto i vostri broccoli.  Si possono servire sia tiepidi che freddi. Ottimo contorno che a me piace tanto anche come condimento per la pasta.
Piatto semplice ma gustosissimo, anche se ai broccoli preferisco il cavolfiore affogato,  quando mia madre mi faceva trovare questo piatto al ritorno da scuola  o da lavoro  per me era una grande festa, una sorpresa, un regalo, perchè mi piace tantissimo… peccato che qui il cavolfiore siciliano non riesca a trovarlo.
Da noi, in dialetto si chiama “bastaddu” e il piatto quindi prende il nome di “Bastaddu affucatu”, questo cavolfiore ha le infiorescenze viola. Nella padella si dispone a strati, prima il cavolfiore, poi cipolla, olive e poi di nuovo cavolfiore ripetendo la sequenza fino ad esaurire gli ingredienti.

Questo è il cavolfiore siciliano “u bastaddu”

e questi i broccoli "i rocculi"